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Occupazione di suolo per le attività commerciali

L’occupazione del suolo pubblico
Un soggetto può occupare, temporaneamente o permanentemente, per fini commerciali e non, spazi appartenenti a beni demaniali (i beni dello Stato) o al patrimonio indisponibile degli enti locali, come strade, corsi, piazze, aree private gravate da servitù di passaggio (ossia la limitazione, imposta al proprietario, del godimento del bene a favore di altri, in tal caso il passaggio di altri sull’area privata), spazi sovrastanti e sottostanti il suolo pubblico, comprese condutture e impianti, zone acquee adibite all’ormeggio di natanti in rivi e canali.Tale occupazione è, generalmente, soggetta al pagamento di un tributo denominato TOSAP (tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche).

La Tosap
La Tosap è quindi un tributo a favore dei Comuni o delle Province. La ratio di tale tributo ha il suo fondamento nella limitazione che, per la collettività, l’occupazione di una data area pubblica comporta il ridotto godimento di quello spazio occupato. Tale limitazione deve essere pertanto oggetto di tassazione.

I presupposti per l’applicazione della Tosap sono due:

  • l’occupazione di uno spazio
  • il vantaggio economico che dall’occupazione deriva.

Affinché scatti l’obbligazione tributaria è, dunque, necessario non solo l’occupazione dello spazio pubblico, ma anche che si realizzi la condizione di beneficio economico da parte dell’occupante.

La Tosap: riferimenti normativi
Questa tassa è stata inizialmente disciplinata da alcuni articoli (192 e ss.) del r.d. 14 settembre 1931 e poi abrogata il 1 gennaio 1994 dal capo secondo del D. Lgs. 15 novembre 1993, n 507. Quest’ultimo decreto è stato poi modificato ed integrato dal D. Lgs. N. 566 del 28 dicembre 1993. In seguito l’art. 51, lett. A), 2° comma, del D. Lgs. N. 446/97 abroga la Tosap e consente a Comuni e Provincie di instituire un canone (Cosap) per le occupazioni di aree pubbliche. L’art. 31, co. 14, della legge 448/98 reintroduce il prelievo Tosap.

E’ facoltà dell’ente locale, quindi, decidere se istituire o meno un canone (Cosap) o procedere al prelievo per l’occupazione del suolo pubblico attraverso un tributo (Tosap), tuttavia queste si differenziano perché la TOSAP è un’entrata tributaria, il canone rappresenta un’entrata di carattere patrimoniale, inoltre un’altra differenza è costituita dal fatto che mentre la TOSAP ha una disciplina legislativa, per il canone il D.Lgs. 446/1997 demanda l’intera disciplina al regolamento comunale

Regolamentazione della Tosap
A Comuni e Province (soggetti attivi o creditori d’imposta) spetta l’obbligo di emanare un regolamento che disciplini le modalità di attuazione e di riscossione della tassa, nonché eventuali condizioni di esonero.

Tale regolamento deve contenere:

  • le procedure per il rilascio, il rinnovo e la revoca degli atti di concessione;
  • la classificazione in categorie di importanza delle strade, aree e spazi pubblici;
  • la tariffa determinata in base alla classificazione di cui al secondo punto, all’entità dell’occupazione (metri quadrati o metri lineari), al valore economico della disponibilità dell’area e del sacrificio imposto alla collettivita, con la previsione di moltiplicatori per specifiche attivita, in relazione alle modalita di occupazione;
  • le modalita e i termini di pagamento del canone;
  • la previsione di eventuali agevolazioni per particolari occupazioni;
  • la determinazione forfetaria del canone, per le occupazioni permanenti con cavi, condutture e altri manufatti, realizzate da aziende di erogazione di pubblici servizi e relative attivita strumentali;
  • la previsione di un’indennità pari al canone maggiorato fino al 50%, per le occupazioni abusive;
  • la previsione di sanzioni amministrative pecuniarie.

Tipologie di occupazione
L’art. 42 del D. Lgs. n. 507/1993 prevede la suddivisione delle occupazioni in due categorie:

  • Occupazioni permanenti, in questo caso la tassa si riferisce ad anni solari interi;
  • Occupazioni temporanee dove la tassa si riferisce ai giorni dell’occupazione ed è, inoltre, commisurata in rapporto alla durata dell’occupazione nell’arco della Giornata.

Calcolo della Tosap
La Tosap si determina in base a:

  • superficie effettivamente occupata, espressa in metri quadrati o in metri lineari, con arrotondamento all’unita superiore (mq 1,41 = mq 2). Non sono tassabili le occupazioni che, in relazione alla medesima area di riferimento, sono complessivamente inferiori a mezzo metro quadrato o lineare; le superfici oltre i 1000 mq possono essere calcolate al 10%. Per le occupazioni realizzate con l’installazione di attrazioni, giochi e divertimenti dello spettacolo viaggiante le superfici sono calcolate in ragione del 50% fino a 100 mq; 25% per la parte eccedente i 100 mq fino a 1000 mq; 10% per la parte che supera i 1000 mq;
  • classificazione di strade, spazi ed aree pubbliche in almeno 2 categorie.
    L’elenco di classificazione è deliberato dal Comune, sentita la commissione edilizia, o dalla Provincia.

La Tosap è determinata sulla base delle misure massime e minime indicate nelle seguenti tabelle:

Occupazioni Permanenti

Occupazioni Temporanee

Pagamento TOSAP e il COSAP

Il tributo è riscosso direttamente dall’ente, al momento della richiesta di occupazione del suolo pubblico da parte del cittadino.

Esenzioni
E’ previsto che non siano soggetti all’imposta:

  • lo Stato e gli enti locali, quali regioni, Province, Comuni;
  • gli enti religiosi, per le occupazioni connesse a fini di culto;
  • gli enti non commerciali aventi finalità educative, sociali, previdenziali, ecc.

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